Tutto sulla chirurgia e la cura del ginocchio

Le specialità chirurgiche del Dr. Med. Matteo Izzo

Ricostruzione del legamento crociato anteriore e posteriore

Cos’è la ricostruzione del legamento crociato?

Il legamento crociato anteriore (ACL) e il legamento crociato posteriore (PCL) sono strutture fondamentali per la stabilità dinamica del ginocchio. Una loro lesione causa instabilità articolare, dolore cronico e limitazione funzionale significativa, specialmente negli sportivi.

La ricostruzione del legamento crociato è un intervento artroscopico minimamente invasivo che ricostruisce il legamento lesionato utilizzando innesti tendinei autologhi (prelevati dallo stesso paziente) o allograft. Questa tecnica consente un recupero rapido e il ritorno alle attività quotidiane e sportive.

Maggiori informazioni

    • Distorsioni ricorrenti del ginocchio

    • Instabilità cronica post-traumatica

    • Lesioni acute in pazienti sportivi

    • Instabilità multi-legamentare (ACL + PCL)

    • Deficit funzionale persistente nonostante il trattamento conservativo

    • Recupero della stabilità articolare completa

    • Ritorno alle attività sportive a partire da 4-6 mesi

    • Riduzione significativa del rischio di artrosi futura

    • Tasso di successo clinico superiore all’95%

    • Minor dolore post-operatorio rispetto alle tecniche tradizionali

    • Settimane 1-2: Protezione con stampelle, fisioterapia passiva

    • Settimane 3-8: Progressiva recupero articolare, rinforzo muscolare

    • Mesi 3-4: Inizio allenamento specifico per sport (fitness, bicicletta, nuoto)

    • Mesi 9+: Ritorno allo sport ad alto impatto (calcio, sci, padel, tennis, volley)

Riparazione e sutura del menisco

Perché conservare il menisco?

Il menisco è una struttura cartilaginea fondamentale che agisce come ammortizzatore e stabilizzatore del ginocchio. Diversamente da quanto si faceva in passato, oggi la tendenza ortopedica moderna privilegia la conservazione e riparazione del menisco piuttosto che la meniscectomia (asportazione totale).

  • L’asportazione completa del menisco infatti comporta a lungo termine:

    • Insorgenza precoce di artrosi (gonartrosi)

    • Instabilità articolare cronica

    • Limitazioni funzionali permanenti

    • Necessità di protesi articolare in età più giovane

Maggiori informazioni

    • Lesioni traumatiche acute con margini puliti

    • Lesioni nella zona vascolarizzata periferica

    • Pazienti giovani e sportivi

    • Buona stabilità legamentare

    • Mantenimento della biomeccanica articolare naturale

    • Riduzione del 65% del rischio di artrosi a 10 anni

    • Preservazione della funzione di ammortizzazione

    • Possibilità di ripresa sportiva completa

Stabilizzazione della rotula: plastica MPFL e interventi correttivi

Instabilità rotulea: un problema frequente

L’instabilità della rotula (patellar instability) è una patologia caratterizzata da lussazioni ricorrenti della rotula con dolore cronico, paura del movimento e limitazione funzionale significativa. Colpisce circa 1 persona su 1.000, con maggiore incidenza in giovani donne.

Intervento correzione anatomica e di plastica MPFL

Prima di procedere alla ricostruzione del MPFL è fondamentale identificare e correggere l’alterazione morfologica che genera l’instabilità rotulea, come una patella alta o una displasia della troclea; solo affrontando la causa anatomica si ottiene una stabilità reale e duratura. In questo percorso, la ricostruzione del MPFL rappresenta la vera ciliegina sulla torta del trattamento, completando e ottimizzando l’intero risultato biomeccanico.

Maggiori informazioni

    • Eliminazione completa delle lussazioni (>95% dei casi)

    • Riduzione di artrosi precoce dell’articolazione femore-rotulea

    • Ritorno alle attività sportive a livello pre-lesione

    • Riduzione significativa del dolore

    • Stabilità articolare stabile nel tempo

Trocleoplastica: correzione della displasia trocleare

Cos’è la displasia trocleare?

La troclea femorale è la scanalatura nella parte inferiore del femore dove scorre la rotula durante il movimento di flessione-estensione del ginocchio. Una troclea poco profonda, piatta o convessa (displasia trocleare) predispone a:

  • Lussazioni ricorrenti della rotula

  • Sublussazione (spostamento parziale) della rotula

  • Osteoartrosi precoce

  • Dolore e instabilità cronica

Maggiori informazioni

  • La trocleoplastica è un intervento chirurgico molto specialistico correttivo che aumenta la profondità della troclea femorale, creando una scanalatura più profonda e stabile per la rotula.

    • Displasia trocleare severa.

    • Instabilità rotulea ricorrente.

    • Fallimento di precedenti stabilizzazioni o del trattamento conservativo

    • Incongruenza marcata troclea-rotula.

    • Eliminazione delle lussazioni nel 80-85% dei casi

    • Miglioramento significativo della stabilità articolare

    • Riduzione del dolore cronico anteriore

    • Possibilità di ripresa attività sportiva

Trapianto di menisco: preservazione della funzione articolare

Quando è necessario il trapianto di menisco?

Il trapianto di menisco rappresenta un intervento di salvamento articolare indicato quando il menisco è stato asportato parzialmente o totalmente e la conservazione non era possibile.

Maggiori informazioni

    • Meniscectomia subtotale/totale precedente

    • Dolore cronico e instabilità residua post-meniscectomia

    • Cambiamenti degenerativi iniziali dell’articolazione

    • Pazienti attivi con obiettivo di preservation articolare

    • Ritardo del ricorso a protesi articolare

  • Il menisco trapiantato proviene da una banca del tessuto muscoloscheletrico da donatore. È un innesto biologico che viene suturato artroscopicamente ai tessuti molli circostanti e fissato all’osso e alla capsula articolare

    • Ripristino della biomeccanica articolare naturale

    • Funzione ammortizzante ripristinata

    • Riduzione del dolore articolare significativa

    • Rallentamento della degenerazione artrosica (ritardo protesi di 10-15 anni)

    • Nessuna terapia immunosoppressiva necessaria (bassa antigenicità)

    • Rischio infettivo minimo (equivalente a trasfusione di sangue)

  • Fase 1 (Settimane 1-6): Protezione

    • Limite di flessione del ginocchio a 90° per 6 settimane, senza tutore

    • Progressiva flesso-estensione

    • Carico completo da subito

    Fase 2 (Settimane 7-12): Rinforzo

    • Esercizi isometrici e di propriocezione

    • Inizio rinforzo muscolare

    • Fisioterapia intensiva 2-3 volte settimana

    Fase 3 (Mesi 4-6): Ripresa funzionale

    • Ritorno alla corsa (circa 3 mesi)

    • Esercizi specifici per lo sport

    • Valutazione per ripresa attività sportiva

Trapianto di cartilagine: medicina rigenerativa all’avanguardia

Lesioni cartilaginee: un problema crescente

Le lesioni della cartilagine articolare rappresentano una delle sfide maggiori in ortopedia moderna. La cartilagine ha scarsissima capacità di autoguarigione, per cui lesioni traumatiche o degenerative evolvono verso l’artrosi.

Maggiori informazioni

    • Traumi diretti (cadute, incidenti sportivi)

    • Lesioni meniscali associate

    • Disallineamento articolare

    • Artrosi precoce

    • Lesioni cartilaginee traumatiche focali

    • Difetti ostecondrali

    • Artrosi iniziale-moderata

    • Pazienti giovani (<60 anni) con obiettivo di preservazione articolare

    • Fallimento del trattamento conservativo